
Commercio internazionale e copertura assicurativa negli Stati Uniti
Pubblicato originariamente su “Welcome in Centergross & Bologna”, n. 18 Ottobre 2013 – Gennaio 2014
Un’adeguata copertura assicurativa per i rischi con- nessi all’attività commerciale internazionale è un elemento essenziale per aziende, come quelle del Centergross, che distribuiscono i propri prodotti negli Stati Uniti tramite una subsidiary ed una rete distributiva più o meno estesa. La valutazione di una polizza assicurativa è tuttavia spesso difficile da effettuare soprattutto quando, come nel caso del commercio internazionale, si utilizzino società assicurative diverse in paesi diversi.
In linea generale, vi sono quattro tipi di copertura assicurativa:
- La Commercial General Liability, che tutela l’azienda, o i soggetti per cui l’azienda è responsabile, nell’ipotesi che queste siano convenute in giudizio da terzi per danni provocati a persone o cose.
- Business Interruption, che tutela da danni provocati da eventuali interruzioni nella produzione o vendita dei beni.
- Product Recall, che copre i costi derivanti dall’eventuale ritiro dei prodotti dell’azienda dal mercato.
- Product Liability che è un tipo di commercial liability che copre più specicamente la responsabilità per i danni provocati da un prodotto difettoso e, in quanto tale, pericoloso.
Oltre a verificare che l’ammontare della copertura assicurativa sia sufficiente, nel valutare una polizza assicurativa per gli Stati Uniti è necessario avere una adeguata conoscenza del mercato assicurativo americano al fine di evitare errori purtroppo comuni e pregiudizievoli per le aziende esportatrici. Ad esempio, è importante che la polizza assicurativa che tutela la subsidiary americana contenga un waiver of subrogation, cioè escluda la possibilità per la società assicurativa di rivalersi sulla società madre produttrice. In assenza di tale waiver la società assicurativa, dopo aver risarcito il danno subito dalla subsidiary, agisce generalmente nei confronti del soggetto che è alla origine del fatto che ha provocato il danno risarcito, cioè, nella maggior parte dei casi, la parent company la quale generalmente non è coperta dalla polizza italiana per eventi dannosi verificatisi al di fuori del territorio italiano.
Inoltre, accade frequentemente che la società capogruppo italiana tuteli la subsidiary americana tramite una polizza offerta dalla stessa società assicurativa che copre i rischi della parent company in Italia, la cosiddetta vendor’s coverage. Tale tipo di copertura è generalmente insufficiente a coprire i rischi della subsidiary negli Stati Uniti. È quindi opportuno acquistare una separata polizza negli USA.
In ne vi sono alcuni accorgimenti che possono rendere la copertura a favore della subsidiary molto più efficace o semplificare le procedure legate all’esercizio dei diritti derivanti dal contratto di assicurazione. Così, a titolo meramente esemplificativo è possibile:
- Assicurare la società per l’ipotesi di condanna al pagamento di danni punitivi (danni “esemplari” che possono essere riconosciuti dal giudice in caso di gravi violazioni e che superano la compensazione dei danni subiti dalla parte danneggiata e servono come deterrente alla reiterazione della condotta sanzionata)
- Prevedere la copertura delle spese legali anche al di fuori dei limiti del massimale assicurativo
- Assicurare i prodotti dell’azienda sulla base del prezzo di vendita degli stessi e non con riferimento al costo di produzione
- Proteggere la subsidiary dai danni al packaging, etichette etc. dei prodotti importati.
Alla luce di queste difficoltà, è assolutamente consigliabile una valutazione contrattuale previa delle polizze assicurative in essere, nonché prendere contatto con un broker assicurativo internazionale negli Stati Uniti che si coordini con quello italiano in modo tale da creare una polizza separata per la subsidiary che però protegga anche la parent company con una copertura globale completa ed efficiente.
Lydia Ferrarese – Attotney at Law, Herzfeld & Rubin, P.C. 125 Broad Street New York, NY 10004
Nessun commento